Ignazio De Vita si diploma in commercio, poi intraprende un percorso universitario in Storia dell’arte e in Filosofia, culminato con un dottorato in Teologia. La passione per la pittura lo accompagna fin da ragazzo. A Venezia, l’incontro folgorante con la Scuola Grande di San Rocco e i capolavori del Tintoretto: da quel momento, l’arte diventa una presenza imprescindibile nella sua vita. Segue mostre di ogni tipo, approfondendo sempre più il suo legame con il mondo artistico. Su suggerimento di una gallerista, frequenta l’atelier di un noto artista e disegnatore del comasco, ma sceglie consapevolmente di restare un pittore autodidatta, libero da vincoli accademici. Questa piccola retrospettiva riflette proprio quell’essenza di libertà che caratterizza la sua produzione: colori vivaci, campiture astratte, contorni marcati da ampie linee nere che delineano il confine tra realtà e immaginazione, trasfigurandola in visioni personali e intense.