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Apertura sportello di quartiere
Lunedì - Martedì - Mercoledì - Venerdì 10:00-11:45
Giovedì 10:00-11:45 / 14:00-18:00
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Genestrerio
Al centro della Campagna Adorna, sulla sponda destra del fiume Laveggio Genestrerio ospita anche tre biotopi di importanza nazionale.
In breve
Genestrerio è situato al centro della Campagna Adorna, sulla sponda destra del fiume Laveggio.
Il quartiere ha come frazioni Colombera e Prella. Da quest’ultima si apre una bellissima vista su buona parte del Mendrisiotto e sulle colline della vicina Italia.
Genestrerio dispone inoltre di una zona tranquilla lungo le Vie Campagnola ed Erminia Macerati.
Tutto il territorio offre la possibilità di brevi e facili percorsi sia a piedi sia in bicicletta, lungo il fiume Laveggio, nei boschi della Prella. Da notare inoltre la presenza di tre biotopi inseriti nell’inventario nazionale.
Informazioni principali
Lo stemma
“D’azzurro, alla pianta di ginestra di verde fiorita d’oro, al manocco di tabacco e al grappolo d’uva, il tutto d’oro posti in capo.”
“Arma parlante. Secondo l’opinione popolare, il nome deriva da ginèstri (ginestre), pianta molto diffusa un tempo nella località. L’uva e il tabacco sono le principali piante coltivate nella regione.”
Citazioni tratte da “L’Armoriale dei Comuni ticinesi” di Gastone Cambin, Edizione Istituto Araldico e Genealogico Lugano, 1953.
Territorio
superficie 1.45 km2
bosco: 22%
zona residenziale: 24%
Coordinate
45°51 15 N 8°58 00 E
Altitudine
343 m/slm
Popolazione
1’106 residenti (stato al 31.12.2023)
Storia
Il villaggio è citato nel 1300 ma ha certamente conosciuto un insediamento anteriore al Mille. In origine le attività del villaggio erano unicamente rurali e continuarono ad esserlo man mano che la fertilità del suolo richiamava nuovi coloni. Agli inizi del XVI sec. maestranze locali emigrarono in Italia per esercitarvi l’arte muraria.
Genestrerio vide passare le solenni e sonanti colonne degli imperatori di Germania e del re d’Italia e per tale fatto venne a godere, per concessione dell’imperatore Adolfo di Nassau, di una carta di immunità.
Il 22 gennaio 1599 Genestrerio chiese e ottenne dal vescovo di Como di «staccarsi» parrocchialmente dalla Plebana di Balerna ed erigersi in parrocchia autonoma. Primo parroco della nuova parrocchia fu Benedetto Spinedi di Somazzo, già residente in paese come cappellano in rappresentanza dall’arciprete di Balerna.
Nel periodo dal 1540 al 1575 fece capolino nel Mendrisiotto la peste. Dai diversi documenti trovati non si ebbe notizia che Genestrerio fu colpita. Genestrerio fu pure immune dal morbo del colera (Cholèra Morbus) proveniente dalla Russia e dal golfo persico. La prima volta esso comparve nel 1836, l’ultima apparizione nel distretto fu nel 1867.
Agli inizi del XVI sec. maestranze locali emigrarono in Italia per esercitarvi l’arte muraria.
Il 700 e l’800 ci hanno tramandato nomi di stuccatori locali: i Boffi e un Coldirari (Calderari) che ha probabilmente lavorato alla cattedrale di Fulda.
Il 1700 fu il secolo dei Baraini a Genestrerio. Antonio Maria Baraini emigrato a Roma, dopo qualche anno fu richiamato a casa da suo padre Gaspare per portare a termine i lavori di costruzione della nuova chiesa (la prima era la gesèta). Carlo Giuseppe Baraini beneficò il villaggio natio di Genestrerio e la parrocchia legando ad essi la somma di 1200 scudi d’oro e la sua casa di Roma, demolita con equo risarcimento al comune di Genestrerio. Il legato fu destinato in parte «pro messe» e in parte «pro scuola».
La casa comunale fu costruita a partire dal mese di marzo del 1861, e fu probabilmente occupata dalle due scuole (maschile e femminile) a partire dall’anno scolastico 1861-1862.
Nel 1777 fu realizzato il mulino (ul murin) da una famiglia Rusca e passato successivamente ai Pozzi. Il mulino, in via Mulino appunto, non è più in servizio dagli anni Novanta.
Nel 1848 le famiglie patrizie di Genestrerio erano: Baraini, Belloni, Bianchi, Boffi, Calderari, Cattò, Ceppi, De-Carli, Macerati, Mascetti, Pozzi, Robbiani, Sala, Tatarletti.
Nel 1873 il municipio di Genestrerio acquistò dai signori Casanova di Ligornetto il quadro raffigurante il Baraini per 50 franchi. Fu esposto nella sala del municipio.
Nel 1905 Antonio Belloni fondò la Società di tiro «La Sentinella» che ebbe il primo stand alla Derenàda (Ulcelina, sotto la Prella al confine con Stabio). Dopo alcuni anni (1912) lo stand fu trasferito sul prato fra la chiesa e il fiume Laveggio. Nel 1926, a causa dell’attraversamento della linea di tiro da parte della ferrovia Mendrisio-Stabio, venne ricostruito all’imbocco della strada per la Prella. Nel 1951 La Sentinella, per disposizione del Dipartimento militare cantonale, divenne consortile per i comuni di Genestrerio, Coldrerio, Novazzano e Ligornetto (prima era a frequenza libera da ogni comune). Per l’avvenuta vendita dei terreni attraversati dalla traiettoria di tiro, alla fine del 1972 la società fu sciolta.
Nel 1912 vi nacque la prima cooperativa di consumo.
Nel 1913 il parroco, don Luigi Donzelli, costruì “in proprio” un oratorio-teatro (metà chiesa e metà sala) dedicato a San Fermo con solenne benedizione della nuovissima statua.
Nel 1918 giunse a Genestrerio la luce elettrica, fornita dalla «Verzasca» di Lugano.
Per saperne di più: DOMENICO ROBBIANI, Genestrerio, pagliuzze storiche nella cronaca di venti secoli,, Industria grafica Saggini-Bizzozero SA, 1991.
Commissione del quartiere
Composizione
Legislatura 2024-28 (7 membri)
Giamberto Belloni - Luigi Coduri - Katia Cometta, Presidente - Barbara Schepis Muntaner, Vice Presidente - Fabienne Taffine - Raffaele Valsangiacomo - Remo Vanini
La sua funzione
La funzione della commissione di quartiere è consultiva. Il parere o le richieste della commissione non sono vincolanti per il Municipio, che potrà decidere in modo differente e a sua discrezione sui temi sottoposti. Tuttavia, entro un certo tempo e a garanzia del pieno esercizio dei rispettivi ruoli, il Municipio è tenuto a prendere posizione e a rispondere alle richieste della commissione.
Un'importante antenna locale
Le commissioni di quartiere sono uno strumento pensato per evitare l’allentamento della relazione tra il territorio e gli organi politici. Composte da persone del quartiere stesso, le commissioni fungono da antenna per captare e raccogliere le esigenze e le aspettative della popolazione locale e farle giungere al Municipio, affinché il grado d’attenzione politica sia mantenuto alto su tutto il territorio.
Per contattarla
Per contattarla
La commissione di quartiere può essere contattata attraverso l’ufficio Commissioni di quartiere che ha sede a Capolago.
Progetti della Città
Strutture e luoghi
Uffici comunali1
Casa comunale Genestrerio
Piazza Baraini 3
6852 Genestrerio
LU MA ME VE 10:00-11:45
GIO 10:00-11:45 / 14:00-18:00
Scuole2
Scuola dell’infanzia Genestrerio
Scuola media Stabio
Luoghi di culto e cimiteri2
Cimitero Genestrerio
Via Campagnadorna
6852 Genestrerio
Parrocchia di Genestrerio
Chiesa parrocchiale di Sant'Antonio Abate
Piazza Baraini 22
6852 Genestrerio
Centri di raccolta rifiuti5
Centro di raccolta Campagnola
Via Campagnola 22A
6852 Genestrerio
Centro di raccolta Piazza Baraini
Via Piazza Baraini
6852 Genestrerio
Centro di raccolta Prella
Via Prella 7
6852 Genestrerio
Centro di raccolta Vallera
Via Vallera 1
6852 Mendrisio
Centro di raccolta Via Carlo Fontana
Via Carlo Fontana
6862 Rancate
Associazione
Genestrerio conta un varietà di associazioni che si interessano di una varietà di temi, tra cui lo sport, la famiglia e la socialità.
La lista delle associazioni di Genestrerio è disponibile nella pagina dedicata alle Associazioni.