Mendrisiopernoi

Percorsi interdisciplinari tra la terra e il cielo.

Il Mercato Coperto di Mendrisio ha ospitato la mostra Mendrisiopernoi: percorsi interdisciplinari tra la terra e il cielo. L’esposizione ha presentato i risultati del progetto didattico promosso dal Dipartimento ambiente costruzioni e design della SUPSI in collaborazione con la Città di Mendrisio.

Volto allo sviluppo identitario e partecipato del territorio, il progetto fonda le sue radici nell’interazione tra ambiti professionali e si è sviluppato come itinerario organico tra i cinque corsi di laurea del Dipartimento Ambiente Costruzioni e Design della SUPSI: Architettura, Ingegneria civile, Conservazione e restauro, Comunicazione visiva e Architettura d’interni.

L’imminente trasferimento nel nuovo Campus di Mendrisio stazione (autunno 2020) diviene esplicita metafora di rinnovamento nonché preziosa occasione di ispirazione creativa e di apertura verso nuove collaborazioni: la nuova sede si pone come “fabbrica di idee” utili alla valorizzazione del benessere collettivo e alla promozione sostenibile del territorio.

Il percorso didattico Mendrisiopernoi è stato dapprima inaugurato con un seminario introduttivo, svoltosi dall’11 al 15 febbraio 2019, in cui 150 studenti e 30 docenti dell’area costruzioni e design hanno avuto l’occasione di confrontarsi con ospiti di rilievo per avvicinarsi alla concettualizzazione del tema federatore e potersi orientare nella complessità del territorio comunale. Bernard Debarbieux, Professore di geografia politica e culturale presso l’Università di Ginevra, ha esposto i diversi significati attribuiti al termine “patrimonio” mentre Mario Briccola, responsabile del settore ambiente-energia e dei servizi urbani della Città di Mendrisio, ha presentato esempi e forme di impegno del Comune per il settore della politica energetica e ambientale. Durante il seminario gli studenti hanno inoltre potuto familiarizzarsi direttamente con il territorio, interagire con le autorità comunali e la popolazione locale, per raccogliere materiale documentale e sviluppare una rete di soggetti funzionali.

Il virtuoso dialogo instaurato tra studenti, docenti, municipalità e cittadinanza, ha favorito lo sviluppo di oltre 50 progetti che sono stati presentati dal 12 al 15 giugno al Mercato Coperto di Mendrisio e in alcuni luoghi del borgo cittadino.

Attraverso un approccio interdisciplinare e complesso gli studenti del corso di laurea di ingegneria civile, hanno affrontato alcune zone industriali dismesse progettando nuovi centri di aggregazione culturale e un Museo dell’acqua. Hanno integrato aree sportive e ricreative destinate ai giovani nella suggestiva cornice della campagna Adorna, o ancora proposto nuove vie di comunicazione visionarie che valorizzano la mobilità lenta, come ad esempio una passerella ciclopedonale di collegamento tra l’Hotel Coronado e la Piazza Santo Stefano di Rancate.

Il magnifico borgo e i suoi quartieri divengono teatro all’aperto di sagre e tradizioni popolari con la progettazione di scenari e allestimenti di design, trasformando punti di ristoro e di aggregazione in una città viva e capace di dialogare con i suoi simboli identitari. Le processioni storiche e i “trasparenti”, sottoposti recentemente alla domanda di riconoscimento del patrimonio mondiale dell’umanità, sono oggetto di studio del corso di laurea di architettura d’interni che attraverso il progetto di ristrutturazione di Casa Maggi e il riuso dei sui suggestivi spazi, propone un Atelier di restauro e nuove funzioni aggregative, nel pieno rispetto dell’apparato decorativo dell’edificio.

Il museo dei fossili di Meride e il patrimonio Unesco del Monte San Giorgio sono affrontati e valorizzati con progetti di allestimento museale e di mediazione culturale, proponendo scenari visivi che integrano graphic design, interazione digitale e realtà aumentata, mentre lo spazio espositivo Antiquarium di Tremona si traduce in un suggestivo campionario di idee per l’esposizione dei reperti archeologici dal neolitico al medioevo. Gli studenti dell’area design propongono progetti di valorizzazione e allestimento per i principali musei d’arte cittadini, Il Museo Cantonale d’Arte, la Pinacoteca Züst di Rancate, il Museo Vela di Ligornetto, immergendosi nel patrimonio culturale materiale del territorio.

Il complesso del Camino Spinirolo, che ospita un cantiere sociale per giovani con disabilità, viene affrontato dal corso di laurea di architettura con un progetto di riqualifica e ampliamento destinato ad ospitare un agriturismo integrato nell’ambiente, dove il camino della vecchia fabbrica di olio medicinale Saurolo, costituisce presenza ed icona di tutto il complesso. Il corso di laurea di conservazione e restauro elabora proposte di intervento conservativo per l’Oratorio della Madonna delle Grazie e le pitture murali della chiesa di Sant’Agata a Tremona, realizza uno studio preliminare per il restauro e la pulitura di una selezione di fontane, situate in prossimità delle cave di Arzo, generando connessioni identitarie attraverso l’elemento naturale della pietra.

Le vette e il paesaggio suggestivo di Mendrisio diventano oggetto di studio con la progettazione di una piattaforma panoramica in acciaio progettata nei pressi dell’Eremo di san Nicolao e con video d’atmosfera realizzati con droni, telecamere 360° e realtà virtuale. La popolazione del Comune diviene protagonista con un caleidoscopio di ritratti fotografici ma anche archetipo di appartenenza e radicamento territoriale attraverso video installazioni nel centro cittadino e manifesti che valorizzano tradizioni e memoria, proponendo un dialogo orientato a stimolare un rapporto affettivo con le proprie radici.

Tra la terra e il cielo, gli studenti hanno potuto transitare in memorie e tradizioni, paesaggi naturali e culturali, tracciando connessioni reali e metaforiche, generando un itinerario di forme, interventi costruttivi, trame relazionali, capaci di enfatizzare l’espressività del territorio di Mendrisio e di valorizzare il senso di appartenenza della comunità che lo popola.

In occasione della mostra conclusiva è stata dunque offerta l’opportunità di approfondire i risultati di questo poliedrico e articolato percorso didattico interdisciplinare, condividere scelte e visioni con i principali protagonisti di questo impegnativo viaggio e di vivere un’indimenticabile esperienza di immersione sinestetica tra la terra e il cielo di Mendrisio.

Direzione del progetto a cura di
Nicla Borioli Pozzorini
Valeria Donnarumma
Chiara Napolitano

Con la collaborazione dei docenti e degli assistenti dei 5 corsi di laurea del DACD
Con la collaborazione del Municipio di Mendrisio e dei direttori degli Uffici della città

Allestimento: Giulio Zaccarelli, Gabriele Siani, Nicholas Felappi
Installazioni e scenari multimediali: Andreas Gysin, Franco Cavani, Leonardo Angelucci, David Induni
Comunicazione dell’evento: Sidi Vanetti, Luca Belfiore

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Ultimo aggiornamento: 17.06.2022