
Presentazione del libro (Ed. Castelvecchi, 2025).
Attraverso una narrazione polifonica, il romanzo ricostruisce un tormentato percorso esistenziale che si snoda fra Lombardia e Svizzera, dagli anni ’30 a oggi. Al centro del racconto, la figura umbratile di Elena, che nasce sul lago di Como, in un ambiente piccolo-borghese segnato dal fascismo, e ricerca la propria strada a tentoni, allontanandosi sempre più dalla vita pensata per lei dalla madre: studia a Milano, si sposa in Svizzera e sperimenta una dolorosa maternità, per la malattia psichica del figlio maggiore che assorbe e, insieme, dà un senso alle sue giornate, medicando le sue frustrazioni. La sua personalità complessa, sfuggente, è messa a fuoco attraverso le testimonianze (ora partecipi e solidali, ora indignate e aggressive) di chi ha condiviso il suo cammino: i figli Luca, il primogenito malato, e Pietro, mediocre incarnazione del buon senso; il marito nevrotico; il fratello; la cognata; un prete; uno psicanalista; una badante.
Autore: Giovanni Fontana. Nato a Mendrisio nel 1959 e formatosi all’Università di Pavia, ha insegnato per quasi quarant’anni nei licei ticinesi. Da critico, si è occupato soprattutto di Novecento, sia in poesia (Betocchi, Luzi, Orelli), sia in prosa (Morante, Tadini). In ambito narrativo, ha pubblicato la raccolta di racconti Breve pazienza di ritrovarti. Nel gorgo di salute e malattia (Interlinea 2015), con la quale ha vinto il Premio Svizzero di Letteratura 2016.
In dialogo con:
- Paolo Di Stefano, Giornalista e scrittore.
- Carlo Enrico Roggia, Professore di Linguistica italiana all’Università di Ginevra.