Presentazione del libro (Edizioni Casagrande, 2025).
«Lei sa che spero di morire ancora sulla breccia: in una battaglia di strada o in prigione. Ma il mio io più profondo appartiene più alle cinciallegre che ai “compagni”», aveva scritto Rosa Luxemburg nel 1917. Nemmeno due anni dopo, nel mezzo della “rivolta di gennaio” sarebbe stata trucidata a Berlino dai Freikorps. Dalle carceri dove viene imprigionata quasi ininterrottamente tra il 1915 e il 1918, la rivoluzionaria Rosa Luxemburg scrive molte lettere, soprattutto alle amiche e compagne, in cui parla molto del suo rapporto con il mondo naturale: erbe, animali e cieli, come dice il sottotitolo. Il libro, curato da Danilo Baratti e Patrizia Candolfi, presenta una selezione di venti lettere dal carcere di Rosa Luxemburg e sedici tavole del suo erbario, accompagnate da un saggio del botanico Nicola Schoenenberger, che interroga le piante per ricostruire gli ambienti in cui fu rinchiusa.
Relatori: Danilo Baratti e Patrizia Candolfi, storici, curatori della pubblicazione.
Introdotti da: Françoise Gehring, giornalista.
Organizza: l’AlternativA Verdi e Sinistra.