Che cosa spinge a interrogarsi sull’ignoto? Sebbene molti ritengano che l’umanità abbia iniziato a comprendere la vastità del mondo solo a seguito delle Grandi Scoperte del ‘400 e ‘500, la civiltà romana già disponeva di impressionanti conoscenze geografiche rimaste a lungo ineguagliate. Quattordici secoli prima di Colombo, impavidi generali, mercanti e avventurieri romani giunsero ben oltre i confini del mondo allora conosciuto, tanto che i segni del loro passaggio si trovano oggi ai quattro canti del globo. Quali motivi si celano dietro tali spedizioni? Brame di conquista e potere o forse quell’inestinguibile sete di conoscenza intrinseca all'animo umano? Quali conseguenze hanno avuto i viaggi di questi coraggiosi? Dal Mare del Nord all’Estremo Oriente, passando per l’Africa, la Persia e l’India: insieme ci metteremo sulle loro tracce attraverso il Mondo Antico, tracciando le rotte dimenticate di una storia straordinaria.
Relatore: Gregorio Aostalli, ha conseguito una laurea magistrale in Storia Antica e Studi del Medio Oriente all’Università di Basilea, dove ha lavorato come ricercatore e docente presso il Dipartimento di Scienze dell’Antichità.