Politiche di genere X ME

Il 13 giugno 2022 la Città di Mendrisio presenta il primo Piano di Azione delle Politiche di genere a livello comunale.
Introducendo una lettura e un’attenzione al Genere, la Città aspira a un cambiamento sostanziale a livello delle politiche al fine di favorire e promuovere maggiori pari opportunità negli studi, nella vita familiare, professionale e politica.

Il Piano di Azione delle Politiche di genere

Dando seguito all’importante lavoro del Bilancio di genere, la Città si è impegnata, nei suoi obiettivi strategici e di legislatura 2021-2024, a definire un piano di azione delle Politiche di genere, in linea con il Piano cantonale e con gli obiettivi di sviluppo sostenibile promossi nell’ambito dell’Agenda 2030 dell’ONU.

Il Dicastero Politiche sociali ha dunque ampliato il proprio focus inglobando il settore delle Politiche di genere a partire da maggio 2021 e il lavoro di un gruppo interdipartimentale ha portato alla definizione del primo piano comunale sul tema a livello ticinese.

Il Piano di Azione si articola attorno a tre assi strategici: pari opportunità nell’Amministrazione comunale, nella sfera professionale e nel contesto formativo ed è da intendersi come punto di partenza per lo sviluppo del settore al fine di incrementare la consapevolezza degli uffici e dei servizi comunali su come il loro ruolo possa influenzare le politiche pubbliche in un’ottica di genere.

Un ulteriore passo sulla scia dell’analisi di genere avviata dalla Città nel 2018 affinché le disparità di trattamento tra donne e uomini possano essere costantemente ridotte.

Gli assi strategici

La promozione della pari opportunità nell’Amministrazione comunale passa attraverso la concretizzazione degli impegni sottoscritti all’interno della Carta europea per parità fra donne e uomini nella vita locale e la Carta per la parità nel settore pubblico, nella  promozione del pari trattamento di donne e uomini nelle pratiche amministrative, la promozione e attuazione della parità di genere a livello comunale e negli organi decisionali e la promozione di condizioni quadro che agevolino la conciliazione tra lavoro e impegni personali all’interno; l’eliminazione delle disparità di trattamento nelle pratiche amministrative, adottando nel limite del possibile un linguaggio inclusivo e contemplando nei rapporti tra le istituzioni e le/i cittadine/i la moltitudine di configurazioni familiari e situazioni personali (famiglie tradizionali, famiglie monoparentali, famiglie ricostituite, famiglie arcobaleno, economie domestiche composte da una persona sola, ecc.) oltre alla prevenzione delle violazioni dell’integrità personale.

Le pari opportunità nella sfera professionale riguardano molteplici aspetti: divieto di discriminazioni fondate sul sesso nelle relazioni di lavoro come sancito dalla Legge federale sulla parità dei sessi (Lpar) e la conciliabilità tra sfera personale e professionale in quanto riducendo gli ostacoli alla partecipazione femminile al mercato del lavoro e favorendo congedi e flessibilità lavorativa agli uomini anche quando questi occupano posizioni di responsabilità, donne e uomini possono ripartirsi equamente l’attività professionale retribuita e il lavoro domestico o di accudimento non retribuito senza subire perdite finanziarie; la promozione della partecipazione delle donne al mercato del lavoro e la promozione della responsabilità sociale delle imprese del territorio.

Le principali azioni nell’ambito del contesto formativo riguardano: l’educazione considerata come uno dei principali canali per lottare contro le discriminazioni e la violenza di genere, il rafforzamento delle competenze di genere del corpo docente e delle/degli studentesse/i e la decostruzione degli stereotipi di genere nell’ambito delle scelte formative e professionali, la  promozione di una formazione inclusiva e che valorizzi le differenze; la  lotta contro le discriminazioni fondate sull’orientamento sessuale o sull’identità di genere e in generale la sensibilizzazione sui temi del «gender».

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Ultimo aggiornamento: 17.08.2023