Lotta alla Palma di Fortune o Palma cinese

Descrizione

Questa Palma –  Trachycarpus fortunei  – è originaria dell’Asia orientale, può crescere in altezza fino a 15 m. Ha foglie a forma di ventaglio lungamente picciolate, fiori gialli riuniti in un’infiorescenza a grappolo e frutti blu scuro. Si tratta di una specie dioica (fiori femminili e maschili su individui separati) che tollera bene sia il freddo (fino a -15°C) sia le temperature elevate. Gradisce i luoghi ombrosi ma anche posizioni in piena luce.

Crescita e diffusione

Cresce nei giardini privati, ai margini del bosco, nel sottobosco e nelle siepi naturali. A bassa quota è molto comune in tutto il Cantone (spesso con esposizione a sud). Si riproduce mediante le bacche disperse dagli uccelli che se ne nutrono. Gli esemplari giovani sono in grado di formare ricacci dal tronco dopo un taglio.

Problema

Riduce la biodiversità in quanto forma popolamenti monospecifici molto densi, in concorrenza con la vegetazione indigena. Crea problemi alla funzione protettiva dei boschi perché le radici piuttosto piccole e corte non permettono di stabilizzare il terreno in profondità, facilitando così le erosioni. Le fibre che ricoprono il fusto aumentano la forza degli incendi.

Misure di lotta

  • Tagliare eventuali infiorescenze in maggio.
  • Trasportare i frutti in sacchi ben chiusi in modo da non diffondere la specie.
  • Smaltire i frutti con i rifiuti solidi urbani e le infiorescenze nel compostaggio.
  • Il legno può essere utilizzato in un impianto per la produzione di calore.

 

In particolare

  • Piante piccole (1 – 2 anni) -> Estirpare con le radici.
  • Piante adulte (di altezza minore di 60 cm, misurato dal suolo fino alla cima del fusto fibrato) -> Scavare con una pala o in caso di mezzi finanziari limitati, lasciare crescere le piante finché raggiungono un’altezza maggiore di 60 cm (monitoraggi ogni 5 anni).
  • Piante adulte (di altezza maggiore di 60 cm) -> Tagliare al piede.

Alternative

Non esistono piante simili nella flora indigena. Alcune specie affini non invasive sono Phoenix canariensis, Jubaea chilensis e Brahea armata.

Informazioni

  • Dipartimento del territorio
    Sezione della protezione dell’aria, dell’acqua e del suolo
    Via Franco Zorzi 13 – 6501 Bellinzona
    Tel. +41 (0)91 814 29 71
    dt-spaas.neobiota@ti.ch
    ti.ch/neobiota
  • Regolamentazione: Lista Nera (Info Flora, 2014); OEDA (Art. 15 e 52).

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Ultimo aggiornamento: 30.05.2022