Centro abitativo ricreativo e di lavoro Mendrisio

Dove si trova
Il Centro abitativo e ricreativo e di lavoro (Carl) è situato nel parco di Casvegno a Mendrisio 

Chi vive al Carl
Il Carl è una struttura protetta e non medicalizzata che integra la funzione abitativa con quella lavorativa. Vi abitano adulti con problemi psichiatrici definiti «cronici stabilizzati», ovvero che hanno raggiunto una situazione stabile nell’ambito della propria patologia o disagio psichiatrico. Queste persone sono al beneficio di una rendita dell’assicurazione invalidità (AI) o la ricevevano prima dell’età di pensionamento AVS.

Come si vive al Carl
L’accoglienza è di tipo «familiare», basata su un modello che stimola a personalizzare e autogestire gli spazi, sperimentare momenti di vita propria, recuperare la storia personale e favorire l’inserimento sociale. L’obiettivo di fondo è ritrovare quegli aspetti della vita quotidiana che in genere appartengono a una realtà molto lontana nel tempo per l’ospite di Casvegno. Abitare al Carl significa intraprendere un percorso articolato per superare i fenomeni di dipendenza, rinfrancare le difese individuali, ridurre la solitudine e l’isolamento, recuperare il controllo delle proprie emozioni e la rappresentazione di sé. In sostanza, in questo quartiere si tenta di migliorare la qualità della propria vita.

Strutture abitative
Villa Ortensia, Villa Alta e Pineta sono i nomi delle unità abitative che offrono in totale 120 posti letto e rappresentano una casa protetta per molti ospiti.

Laboratori protetti
Nei laboratori protetti ci sono 117 posti di lavoro. Qui si recupera la funzione lavorativa, s’individua e si sviluppa il potenziale di autogestione, di educazione e di apprendimento. Il lavoro è adattato alle caratteristiche e ai ritmi della persona, ma soggiace a un regolare contratto che prevede la frequenza regolare con orari, produttività e remunerazione. I laboratori offrono servizi destinati a Casvegno, ma anche a una clientela esterna con prezzi equi.

  • Giornale e radioSettimanale e Agorà, Radio Casvegno
  • Offset – lavoro tipografico, impaginazione, stampa, immagini
  • Legatoria – rilegatura libri, quaderni, cartonaggio, copertine
  • Assemblaggio – confezioni
  • Stiro e cucito – stiratura, vendita abiti nuovi e usati, lavori a maglia
  • Serra, parco e mercatino – manutenzione parco, coltivazione e vendita di piantine per l’orto e fiori

La storia
La storia della psichiatria pubblica prende avvio con l’apertura dell’Ospedale neuropsichiatrico cantonale (ONC) nel 1898, a Casvegno, Mendrisio. All’inizio degli anni cinquanta/sessanta si organizzano i primi servizi ambulatoriali psichiatrici per minori e per adulti. La psichiatria pubblica comincia quindi ad operare direttamente sul territorio, potenziando anche la funzione di prevenzione.
Ma è solo con l’entrata in vigore della nuova Legge sull’assistenza sociopsichiatrica cantonale (LASP) e l’approvazione del Regolamento di applicazione, il 1. gennaio 1985, che avviene il più grande cambiamento strutturale nella psichiatria pubblica: tutti i servizi, fino ad allora gestiti autonomamente, vengono riuniti in un unico organismo: l’Organizzazione sociopsichiatrica cantonale (OSC). L’OSC è quindi l’ente statale del Canton Ticino che ingloba tutte le strutture ospedaliere e ambulatoriali pubbliche predisposte alla presa a carico dell’utente psichiatrico. Una terza svolta storica sancisce di fatto la scomparsa dell’ONC, che nel 1994 viene suddiviso in due strutture separate e ben distinte in base al tipo di casistica: la Clinica psichiatrica cantonale (CPC) per la cura e la riabilitazione di pazienti psichiatrici acuti e il Centro abitativo, ricreativo e di lavoro (CARL) demedicalizzato, per ospiti cronici stabilizzati.

Correlati

Ultimo aggiornamento: 19.10.2015